Cosa è il cyberbullismo
Il cyberbullismo è un termine che viene utilizzato per indicare un’offensiva continua, ripetuta, ingiuriosa e sistematica attuata mediante l’uso dei media digitali, che vede nella maggior parte dei casi protagonisti dei minorenni. In altre parole, viene preso di mira un ragazzo soltanto perché dagli altri è considerato “diverso” per il suo modo di vestire, di comportarsi, per l’aspetto fisico, per il rendimento scolastico o per il suo orientamento sessuale…
Questi comportamenti non soltanto ledono la reputazione e la dignità della vittima ma, talvolta, violano il codice civile e penale.
Tali tormenti possono portare la vittima a non frequentare più il gruppo dei pari e a non andare volentieri a scuola, spingendola a un progressivo isolamento, alla perdita della fiducia in se stessa, a stati d’ansia e alla conseguente depressione o ad intenzioni suicidarie quando i danni psicologici sono profondi.
Spesso i vessatori, soprattutto se giovani, non hanno realmente coscienza di quanto ciò possa danneggiare l’altra persona.
È importante pensare che quando si diffondono immagini, foto o informazioni personali sul web, questi sono dati non più cancellabili, quindi bisogna pensare bene alle conseguenze di ciò che si pubblica, è indispensabile tenere sempre questo concetto a mente per non essere delle vittime o per non diventare dei persecutori.
È bene tenere presente che il materiale pubblicato sul web si diffonde con estrema velocità e quindi ognuno dovrebbe essere responsabile di ciò che pubblica di se stesso e degli altri. Invece, molti ragazzi sulla rete agiscono molto peggio di quanto non agirebbero nella realtà, probabilmente per un allentamento delle remore etiche dovute alla percezione di anonimato, di distanza, di protezione offerte dalla tecnologia che stimola ad azioni che non tengono conto del rispetto dell’altro.
Oppure, può avvenire che per soddisfare la propria parte narcisistica, per la quale è molto importante mostrarsi catturando l’attenzione di più persone possibili facendo parlare di sé, il cyberbullo decida di rendersi visibile pubblicando ingiurie, fotografie e video imbarazzanti e scritte offensive nei riguardi di altri ragazzi beandosene e invitando i navigatori anche a commentarli e votarli.
Il cyberbullo può essere un coetaneo non conosciuto dalla vittima oppure ragazzi che si conoscono ma che on line assumono “altre identità” rendendo difficile per la vittima scoprire le generalità di coloro con i quali interagisce.
Inoltre, il cyberbullismo, rispetto al “classico bullismo”, non ha riferimenti spaziotemporali precisi, in quanto le vessazioni non avvengono soltanto a scuola o quando la vittima esce con gli amici, ma la seguono ovunque e in maniera costante anche quando è nel privato della sua cameretta, di conseguenza hanno conseguenze molto invalidanti. Tutte queste caratteristiche tendono a disarmare la vittima perché non le permettono di esercitare delle azioni di difesa circoscritte a dei luoghi o a persone specifiche.